Serra di Crispo

Lunghezza 5,5Km c.a. – Dislivello 540m – Difficoltà E – Percorrenza 3 ore c.a. – A/R 5 ore c.a.

Punto di partenza: Rifugio “Pino Loricato” – Santuario Madonna del Pollino Si parte da una quota di 1.550 mt c.a. prendendo il sentiero alle spalle del rifugio. Percorsa una breve discesa, il sentiero si fa orizzontale e subito dopo in leggera salita alla base di un dirupo roccioso. In questo tratto il panorama è di grande suggestione. Il tracciato è ben evidente e lo si segue senza difficoltà, si oltrepassano due radure in mezzo alla faggeta e dopo una breve discesa si aggira un gruppo di rocce sulla sinistra. Una discesa un po’ più ripida ci porta al guado di Fosso Iannace. Una volta superato il ruscello il tratto successivo di sentiero è abbastanza agevole fino ad incrociare il ripido tratto petroso della scala di Iannace. Circa 200 mt di percorso un po’ impegnativo ci conducono ai bassi pianori del grande Piano di Iannace. Lo si attraversa fino a incrociare la pista sterrata che viene da Acquatremola e la si segue senza difficoltà fino alla presa dell’acquedotto di Pittaccurc. La sorgente è situata alla base di due grossi faggi. Da qui in poi, si raggiungerà la vetta di Serra di Crispo (Giardino degli Dei) senza percorso obbligato.

Serra del Prete

Lunghezza 6Km c.a. – Dislivello 640m – Difficoltà E – Percorrenza 3 ore c.a. – A/R 4 ore e mezza c.a.

Punto di partenza: Rifugio “de Gasperi” – Piano Ruggio Partendo dal Rifugio de Gasperi si imbocca il sentierino che attraversa tutto il Piano di Ruggio fino ad immettersi sulla strada sterrata del vallone del Malvento. Il percorso iniziale all’interno di un bellissimo bosco di faggi attraversa due radure prima di giungere al belvedere del Malvento. Balcone panoramico naturale, il belvedere del Malvento apre lo sguardo sulla valle del Coscile e sui monti di Orsomarso. Qualche esemplare di Pino Loricato caratterizza il basso versante sud ovest di Serra del Prete. Lasciato in belvedere del Malvento ritornando indietro per un centinaio di metri circa si continua sulla destra nel bosco seguendo la traccia di un sentiero creato dal passaggio del bestiame. Lo si risale fino a giungere sulla cresta su terreno privo di vegetazione. Seguendo il filo di cresta si entra in un tratto di bosco. Lo si attraversa avendo cura di mantenersi sul dorso dell’ampia cresta fino ad uscire di nuovo allo scoperto. Da qui in poi diventa una passeggiata panoramica fino alla vetta. Ritorno sulla stessa strada.

Monte Pollino

Lunghezza 6Km c.a. – Dislivello 740m – Difficoltà E – Percorrenza 3 ore e mezza c.a. – A/R 5 ore e mezza c.a.

Punto di partenza: Colle dell’Impiso Sulla parte più alta del passo dell’Impiso prendere il sentiero sulla destra del prato (l’imbocco è evidenziato da due cerchi rosso e giallo su un sasso). Si segue il tracciato all’interno del bosco fino ad uscire nella parte alta di Piano Vacquarro. Il monte Pollino ci appare maestoso all’uscita del bosco. Immettersi sulla stradella che sale sulla destra seguendo sempre il corso principale della stessa. La strada termina sul Piano di Gaudolino, al di sotto della strada sgorga la freddissima sorgente di Spezzavummola. Dal Piano di Gaudolino salire sulla sinistra sotto la cresta S.O. del Pollino dove inizia un sentiero che sale abbastanza ripido fino a raggiungere un tratto roccioso scoperto. L’ultimo tratto molto ripido ci fa sbucare su una cresta da dove ci appare la grande Dolina del Pollinello.Prendere sulla sinistra e seguire sempre sulla cresta sud ovest fino alla cima senza percorso obbligato. Dalle brulle praterie che caratterizzano questa parte di percorso, il panorama è di grande fascino e bellezza. Il ritorno si può effettuare anche dai Piani di Pollino sul versante opposto..

Serra Dolcedorme

Lunghezza 7Km c.a. – Dislivello 830m – Difficoltà EE – Percorrenza 4 ore c.a. – A/R 6 ore e mezza c.a.

Punto di partenza: Colle dell’Impiso Il percorso fino alla Dolina del Pollinello è lo stesso dell’itinerario ES 3 (Monte Pollino). Attraversata l’ampia conca del Pollinello puntare dritti verso un gruppetto di tre Pini Loricati al di sotto della cima della Serra del Pollinello. Seguendo la cresta oltrepassare il tratto di bosco (qualche difficoltà è data da salti rocciosi) fino alla Sella Dolcedorme (il passo che divide Monte Pollino dal Dolcedorme). Prendere a destra e seguire la lunga e panoramica cresta che porta sulla cima della montagna più alta del Parco Nazionale del Pollino.

Serra delle Ciavole

Lunghezza 7,5Km c.a. – Dislivello 675m – Difficoltà E – Percorrenza 3 ore e mezza c.a. – A/R 6 ore c.a.

Punto di partenza: Acquatremola Si prende la strada forestale a circa 300 metri dal piano di Acquatremola in direzione Mezzana. La pista chiusa da una robusta catena indica Piano San Francesco e Piano Iannace. La si segue senza difficoltà all’interno di un bosco misti di abeti bianchi e faggi. Dopo circa un’ora si giunge al Piano di Iannace e successivamente alla sorgente di Pittaccurc. Alla presa dell’acquedotto di Pittaccurc termina la strada sterrata. Seguire le ondulazioni del terreno fino ai piedi della Serretta della Porticella (piccola cima con molti esemplari di Pino Loricato). Lasciare la serretta sulla sinistra e attraversare la Piana del Pollino (parte alta dei Piani). Ci si trova ai piedi della Serra delle Ciavole, una grande moltitudine di Pini Loricati caratterizza l’intera area.Puntare verso la cima tra i Pini senza percorso obbligato.

Torrente Peschiera

Lunghezza 3Km c.a. – Dislivello 60m – Difficoltà T – Percorrenza 1 ora e mezza c.a. – A/R 3 ore c.a.

Punto di partenza: Bosco Magnano Si lascia l’auto subito dopo il tornante della strada provinciale. Si scende alla confluenza del Torrente Peschiera nel Frido della stradella appena al disotto della provinciale. Si risale il torrente lungo il sentiero che costeggia il canale di adduzione del mulino Fasanelli (nei pressi). L’ambiente attraversato è di grande suggestione caratterizzato da una vegetazione lussureggiante e dalla limpidezza delle acque del Torrente Peschiera (habitat naturale della lontra). Un leggero tratto in salita aggira la parte più accidentata del percorso. Il sentiero ridiscente fino ad incrociare un percorso per non vedenti. Continuare fino ad una radura erbosa ai margini del torrente, la si oltrepassa fino ad incrociare una pista forestale molto ampia. Si segue la pista sulla sinistra per circa 1 Km fino ad una leggera salita che conduce a due baite in legno in località Dispensa. Da vedere le marmitte d’erosione nel letto del Torrente Peschiera alla sinistra della pista prima dell’inizio della salita che conduce alle due baite.

Trekking dei Sassi

Il percorso è articolato nel centro storico della città vecchia di Matera tra i due rioni di Barisano e Caveoso. Si tratta di un itinerario storico – antropologico straordinario nella città dei Sassi (patrimonio dell’UNESCO). Anche l’aspetto naturalistico è di rilevante importanza. Di grande suggestione è il panorama sulla Gravina e sulla Murgia il tutto accompagnato dai voli orchestrati dei falchi presenti in gran numero nella città di Matera.

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